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Home page > Categorie > Futurismo > Libro imbullonato [Bolted book]
  • Fortunato Depero

  • Libro imbullonato [Bolted book]

  • Depero futurista. 1913-1927

    Edizione originale: Milano - Parigi, Edizione della Dinamo, [1927-1928].

    Opera comunemente nota come «imbullonato», libro-oggetto tra i maggiori capolavori delle avanguardie storiche internazionali.

    Depero 1

    Nel 1915, Ardengo Soffici fu il primo artista/poeta a forzare i confini tradizionali del libro, proponendo con Bïf§ZF+18 un libro enorme e sottile come un giornale quotidiano, dove il testo, stampato in corpo doppio e pieno spazio, è destinato alle tavole parolibere dei Chimismi lirici.   

    Dovranno passare tuttavia oltre dieci anni (una guerra mondiale e un vertiginoso cambiamento politico) perché qualcuno torni a forzare sostanzialmente i confini della forma-libro.

    Anche Fedele Azari (editore) e Fortunato Depero (artista e grafico) lavorano sulle dimensioni, triplicando il tradizionale catalogo commerciale oblungo e avvitato; le viti diventano allora bulloni, proprio quelli usati nelle industrie meccaniche, e la sfida verso l’elaborazione del “libro-macchina” è ufficialmente lanciata.

    Depero 0

    Come un catalogo commerciale, l’imbullonato raccoglie in sintesi l’attività deperiana nel periodo indicato dal titolo, oltre agli organigrammi e ai programmi ufficiali del movimento futurista; è un enorme portfolio dell’artista roveretano.

    A prevalere di gran lunga sull’organicità del resoconto, tuttavia, è la sperimentazione grafica, che coinvolge tutti i livelli dell’opera, dalla citata legatura in bulloni alla composizione tipografica, passando per la scelta di carte di vario colore e grammatura.

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    A prevalere, di gran lunga, è la sperimentazione grafica, che coinvolge tutti i livelli dell’opera.

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    Il paroliberismo grafico deperiano si esprime qui, per la prima volta, ai massimi livelli: testo composto a forme geometriche — memorabile la tavola ripiegata in cui le righe di testo disegnano un cubitale DEPERO

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    — utilizzo di tutti gli assi ortogonali dell’impaginato, nonché del capovolgimento diretto e a specchio, compenetrazione per lo più felicissima di clichées e lettering.

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    L’opera era in stadio di avanzata lavorazione e progettazione al principio del 1927; le prime copie furono terminate nel settembre-ottobre.

    Il lavoro della tipografia «Mercurio», dell’artista e dell’editore fu immane: la mole del libro e la varietà dei tipi usati richiese tirature successive di set parziali di fogli; ogni copia andava poi assemblata a mano (procedimento che ha comportato qualche irregolarità negli esemplari: carte doppie o viceversa carte mancanti); i bulloni furono procurati da Azari a Milano, in parte spediti a Rovereto, in parte tenuti per poter ‘imbullonare’ direttamente copie slegate che, una volta terminate, venivano inviate daRovereto.

    Il lavoro di confezionamento degli esemplari proseguì nel 1928, così che si trovano copie firmate con quella data.

    Tra le varianti note e intenzionali: la carta di frontespizio, stampata in tre combinazioni di colori differenti (blu/arancio, blu/oro, rosso/argento); pochissime copie (oggi ne sono censite con certezza solo tre) rilegate con pesante copertina di metallo cromato riflettente con bulloni in acciaio.

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    La tiratura venne decisa in 1000 esemplari, dichiarati tramite apposito timbro al verso della terza carta (frontespizio in bianco e nero), numerati, firmati e datati a mano dall’artista.

     

    Descrizione fisica e collazione

    In 8° oblungo (240 x 317 mm), copertina costituita da due piatti di cartone spesso senza dorso, l’anteriore stampato in nero e argento, il posteriore muto; legatura realizzata con due grossi bulloni fissati da copiglie, le cc. interne sono complessivamente 123 (comprese le sguardie e le veline trasparenti; una carta è ripiegata), in vario materiale e colori.
    Nota tipografica in fine: Stampato nella Tipografia della Dinamo: «Mercurio» - Rovereto.

     

    Bibliografia essenziale

    —Giovanni Lista, Le livre futuriste: de la libération du mot au poème tactile (Modena: Panini, 1984)
    —Luciano Caruso, Il libromacchina (imbullonato) di Fortunato Depero con lettere inedite di Fedele Azari (Firenze: S.P.E.S., 1987)
    —Antonella D’Alessandri, “La genesi del libro imbullonato dalle lettere di Fedele Azari a Fortunato Depero nell’Archivio di Fortunato Depero” (in: Libri taglienti esplosivi e luminosi, a c. di Roberto Antolini, cat. della mostra; Trento: Nicolodi, 2005, pp. 115-155)
    —Domenico Cammarota, Futurismo: bibliografia di 500 scrittori italiani (Milano: Skira, «Documenti del Mart» 10, 2006)
    —Massimo Gatta, “Rari bulloni futuristi tra avanguardia e artigianato: il Depero futurista del 1927, l’imbullonato più celebre del Novecento europeo” (in: Cantieri 28, aprile-giugno 2014, numero monografico)
    The Official Bolted Book Website, Center for Italian Modern Art and Designers & Books, 2018, www.boltedbook.com

     

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