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  • 17 Settembre 2015
  • L'interpretazione del sogno

  • L’interpretazione del sogno ci porta, quasi d’istinto, all’opera di Sigmund Freud; e il padre della psicanalisi aveva letto con grande attenzione gli scritti di un pensatore dell’antichità, Artemidoro di Efeso.

    Li presentiamo insieme, in due volumi assai diversi per data, valore e rarità, entrambi tuttavia di notevole interesse.

    Artemidori Daldiani & Achmetis Servimi F. Oneirocritica. Astrampsychi § Nicephori versus etiam Oneirocritici. Nicolai Rigaltii ad A R Termidorum Notae. Lutetiae, apud Marcum Orry, 1603.

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    Volume in quarto piccolo. Al frontespizio è restaurata una mancanza (tondo di 2,5 centimetri), presumibilmente per la rimozione in epoca non recente di un qualche timbro; non tocca il testo, sta nella parte bianca accanto alla marca editoriale. A pagina 87-88 un angolo basso è mancante, senza ledere il testo. Comunque si tratta di un esemplare fresco e ben conservato. Legatura del tempo, in piena pelle, bella pur con qualche restauro, per l’uso, nell’aggancio dei piatti al dorso (che porta fregi oro e nervi); al centro dei due piatti una ghirlanda impressa dorata. Grazioso ex libris (7,5 x 10) U. Manganelli, con un buffo motto goliardico pisano, risalente al 1620 e ancora oggi visibile al termine della Via Alessandro Volta (a tempo a tempo chi sa sa sù e chi non sa sù danno). Pagine (12 non numerate), 269 (3 bianche), 18 carte non numerate di indice (più una carta bianca), 65 (1) di note, 275(1), 8 carte non numerate di indice, 20. Impaginazione su due colonne, testo greco e latino a fronte; caratteri tipografici eleganti (alcuni capilettera xilografati e qualche fregio tipografico). Esiste una variante, sempre di Parigi nello stesso anno, che reca  l’indicazione ex officina Plaudii Morelli. Testo completo, a prescindere da occasionali errori di numerazione. Confronta: Brunet, I, pag. 518 (lo definisce poco comune); Graesse, I, 234; Choix, 13115.

    Artemidoro di Daldi (vissuto all’incirca fra il 120 e il 192 d.c. nella città che al tempo si trovava in Lidia ed oggi sta in territorio turco) scrisse uno dei pochissimi trattati greci a noi pervenuti sull’interpretazione dei sogni; l’opera si articola in cinque libri, mostra una straordinaria conoscenza delle fonti allora disponibili e si sottrae discostandosene da qualsivoglia rapporto fra sogno e magia (attento invece al significato per i singoli soggetti umani). La versione latina è quella cinquecentesca di Janus Cornarius (1500-1558, umanista sassone amico di Erasmo); il testo greco appare qui per la prima volta, dunque si tratta dell’edizione originale a stampa.

    Dario Del Corno ha curato, per Adelphi, Il libro dei sogni in una veste moderna, con un saggio che merita lettura.

    L’opera di Artemidoro ebbe molta fortuna anche nel mondo arabo. In questa edizione è unita anche l’oneirocritica di Abu Bakr Muhammad Ibn Sirin Al Ansari (653-728) qui indicato come Achmet Sereimi. Ibn Sirin, asceta ed erudito, fu tra i più celebri narratori di storie del Profeta, per lo più rimaste nella tradizione orale; certamente questa interpretazione dei sogni persiani ed egiziani è l’opera cui deve la fama (disponibile anche un’edizione moderna uscita per i tipi di Einaudi nel 1992 con titolo Il libro del sogno veritiero). Il testo latino non è quello pubblicato nel Cinquecento per cura del domenicano Patrizio Tricasso da Cerasari (1491-1550); si tratta di un’altra e più attenta versione, di Johannes Leunclavius (1541-1594), orientalista e storico, vissuto per un biennio a Istanbul al seguito del Lichtenstein. Anche per questa seconda oneirocritica il testo greco appare qui per la prima volta (nunc primum in lucem edita), e costituisce dunque edizione originale. La raccolta (completa di indici) si chiude con interpretazioni dei sogni in veste simile ad aforisma (Astrampsychi et Nicefori).

    Il curatore del volume, Nicolas Rigault (1577-1654), figlio di un medico, fu umanista straordinario, filologo e direttore di importanti biblioteche. Fra le numerose edizioni da lui commentate di classici greci e latini merita menzione quella degli epigrammi di Marziale. L’editore parigino, Marc Orry, fu attivo fra il 1584 e il 1610, dedicando molta attenzione ai testi dell’umanesimo; era libraio oltre che tipografo, con bottega in Rue Saint Jacques.

     Euro 500,00

     

    Alcuni secoli dopo fu stampata a Vienna una raccolta di scritti freudiani, che pure offriamo, a completare la rassegna onirica:

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    Freud Sigmund. Zur Einfuhrung des Narzissmus (unito a) Eine Teufelsneurose im 17. Jahrhundert (unito a) Kleine Beitrage zur Traumlehre. Cartone rigido editoriale a stampa, a cura della Internationaler Psychoanalytischer Verlag, Leipzig/Wien/Zurich (ma realizzato da Gesellschaft fur graphische Industries, Wien), 1924-1925. Pagine 35(5), 41(7), 76(4). I tre saggi riuniti (reperibili anche in contestuali edizioni separate) portano il fronte e la pubblicità di ciascun volume; è un’edizione ufficiale delle opere del padre della psicanalisi, uscita mentre era ancora vivente (strato di adesivo aderente al dorso), non particolarmente rara (neppure troppo comune, specie in questa miscellanea editoriale) ma ugualmente con un certo fascino. 

    Euro 75,00     

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