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  • 25 Settembre 2023
  • Gli scapigliati - Catalogo

  • Nella collana dedicata ai grandi autori dell’Ottocento, pubblichiamo oggi il catalogo monografico dedicato al movimento della scapigliatura. Aperto da uno scritto di Mauro Novelli (Università degli Studi di Milano), conta 20 autori scapigliati per 160 titoli, a ciascuno dei quali sono dedicate schede dettagliate, descrizioni bibliografiche e riproduzioni fotografiche.

    Potete acquistare il catalogo cartaceo direttamente in libreria oppure contattandoci per mail (info@libreriapontremoli.it) e al telefono (0258103806).

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    Gli scapigliati. Catalogo

    Milano, Pontremoli Editore, 2023

    € 10

    ISBN: 978-88-941986-8-3

     

    I grandi capolavori

    Partiamo dai grandi classici, Giuseppe Rovani innanzitutto: considerato il padre del movimento, del suo capolavoro Cento anni, l’opera fondativa della letteratura scapigliata e insieme caleidoscopico affresco della vita milanese del tempo, è qui censita sia la prima edizione pubblicata a Milano tra il 1859 e il 1864 (n. 134), sia l’edizione definitiva, uscita sempre a Milano, per lo Stabilimento Redaelli dei fratelli Rechiedei, tra il 1868- 1869 (n. 135). Ma di Rovani sono presenti anche le rarissime opere giovanili, come il precocissimo   (n. 129) e come la triade dei romanzi storici giovanili: Lamberto Malatesta (n. 130), Valenzia Candiano (n. 131) e Manfredo Palavicino (n. 132; di quest’ultimo segnaliamo lo straordinario esemplare nelle rarissime brossure con una bella incisione del grande Giuseppe Elena).

     

    C’è Cletto Arrighi, che al movimento diede il nome, con il suo romanzo La scapigliatura e il 6 febbraio (n. 6), qui in prima edizione, in un bellissimo esemplare provvisto della brossura originale, condizione davvero rara a trovarsi; e nel catalogo è presente anche l’Almanacco del Pungolo del 1858 (n. 3), il giornale sui cui il romanzo, o meglio, una sua parte, apparve per la prima volta, con il titolo La scapigliatura milanese, poi mutato per sottrarre all’opera ogni carattere localistico e darle così un respiro nazionale.

     

    C’è poi Igino Ugo Tarchetti, autore di Fosca, forse il libro più celebre della scapigliatura e uno dei romanzi più importanti del secondo Ottocento. Dell’opera presentiamo la rarissima prima edizione, in un esemplare con la brossura originale perfettamente conservata (n. 147). E tra le molte edizioni di Tarchetti segnaliamo anche una piccola pubblicazione pressoché sconosciuta: si tratta della prima traduzione italiana di Our Mutual Friend, uscita presso Sonzogno con il titolo L’amico comune nel 1869 (n. 146). Si deve dunque al giovane scapigliato il merito di aver portato in Italia quest’opera di Charles Dickens, che Calvino considerava «un capolavoro assoluto, d’invenzione come di scrittura».

     

    E naturalmente c’è Carlo Dossi, con il capolavoro La desinenza in A, sia nella prima rara edizione, nella tiratura di testa di soli 50 esemplari nella pregiata carta Chamois (n. 102), sia nella seconda, con le bellissime brossure illustrate dal grande pittore e amico Luigi Conconi (n. 112). In catalogo anche Le note azzurre, una delle opere più spassose, celebri e pungenti dello scrittore, e al contempo uno dei suoi libri più tormentati: presentiamo qui le varie edizioni succedutesi negli anni, dalla prima scorciata dalla vedova fino all'integrale curata da Isella (nn. 64-68). E anche per Dossi, il catalogo permette di ripercorrere la produzione dello scrittore fin dagli albori: tra le molte edizioni censite, sono infatti presenti le primissime prove giovanili di Giannetto pregò un dì la mamma (n. 48) e Per me si va tra la perduta gente (n. 49).

     

    I protagonisti

    Accanto ai nomi più conosciuti, sfilano però anche le prime edizioni, rarissime, di molti dei protagonisti di quel formidabile movimento che fu la scapigliatura: Ambrogio Bazzero, i fratelli Boito, Achille Giovanni Cagna, Giovanni Camerana, Giovanni Faldella (il più amato dal grande critico e filologo Gianfranco Contini), Ragusa Moleti e così via, a formare un quadro, senza pretese di completezza (data la straripante produzione scapigliata), ma certo molto ricco e articolato. 

     

    Storie turbolente di libri turbolenti 

    Gli scapigliati ebbero vite turbolente, come turbolente si rivelano spesso le vicende editoriali che portarono alla pubblicazione delle loro opere. Basti pensare al capolavoro di Arrighi Gli ultimi coriandoli: nel 1857 uscì la prima edizione, ma in una versione fortemente mutilata dalla censura austriaca (n. 1). Solo dopo 10 anni di divieti e sequestri Arrighi riuscì a stampare l'edizione definitiva, priva di ogni intervento censorio (n. 14).


     

    E quando il comasco Paolo Valera pubblicò Milano sconosciuta sulla rivista «la Plebe», subì una pesante condanna per “offesa al pudore” ed “eccitamento alla rivoluzione e all’odio fra le classi sociali”. Per nulla intimidito l’autore decise immediatamente di stampare l’opera in volume: la prima edizione, che qui presentiamo, sarà seguita da altre sei (l’ultima nel 1923, a soli tre anni dalla morte), ottenendo un grande successo (nn. 155, 158, 160).

     

    I rarissimi

    Catalogare i libri degli scapigliati è stata occasione, sul piano del collezionismo, di fare il punto sulla rarità delle edizioni. E così, con notevole sorpresa si può subito notare come moltissime edizioni risultino di grande rarità, censite in pochissime copie nell’Opac Sbn e pressoché assenti dai circuiti di vendita. Di alcune, addirittura, non si riscontra alcun esemplare nelle biblioteche nazionali. È il caso di Re Orso, che lo stesso Arrigo Boito arrivò a definire «la pazza cosa» per il suo carattere fortemente sperimentale (Milano, 1864) (n. 28). E nessun esemplare in Opac Sbn nemmeno per la Mano Nera di Arrighi, storia violenta e a tinte forti, che vede protagonista l’anarchico italiano Arnaldo Melli. Uscì in prima edizione nel 1883, e il successo fu notevole. Per soddisfare le richieste del pubblico, l’anno successivo venne approntata in due volumetti una bellissima seconda edizione di carattere popolare, con le brossure illustrate da immagini di grande impatto (n. 19).

     

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