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  • 17 Giugno 2021
  • Catalogo 53 - estate 2021

  • Per il catalogo 53 abbiamo selezionato ottantotto rarità di grande suggestione, che spaziano dagli incunaboli e le cinquecentine fino ai capolavori del secondo Novecento, toccando alcuni dei nomi più importanti dell’arte e della letteratura dei secoli XIX e XX. 
     
    Il catalogo è consultabile in formato pdf QUI. Per ricevere una copia cartacea (al costo di 10 euro per rimborso di spese postali), acquistare i lotti o ricevere ulteriori informazioni scrivete a info@libreriapontremoli.it o chiamate il numero 02 5810 3806.

    Vi proponiamo di seguito alcuni possibili “percorsi di attraversamento” del catalogo.

    Il Novecento

    Partiamo con uno sguardo sul Novecento: subito saltano agli occhi le splendide Vele di Balla (n. 7), a metà tra arte postale e documento, accompagnate dalle cartoline dell’artista composte/scritte/disegnate insieme alle figlie Elica e Luce (nn. 3-6, 8, 9). 






     

    E rimanendo in ambito analogo, Vedova disegna una magnifica Composizione espressionista informale in calce a una lettera dattiloscritta inviata a Giancarlo Vigorelli (n. 88). Ancora nel mondo nell’arte, che qui declina verso la letteratura, si pone il delicato ritratto a inchiostro nero che Eugenio Montale, disegnatore e pittore oltre che poeta, realizzò raffigurando una donna dell’alta borghesia milanese sua conoscente (n. 60).

     

    Veniamo agli anni Trenta: esempi classici del “moderno italiano” di quel periodo, pienamente allineato con le più avanzate tendenze europee e internazionali nonostante il fascismo, sono il Progetto … per il Monumento al Duca d’Aosta della coppia Martini-Pagano (n. 55) e il Piano regolatore di Valle d’Aosta (n. 62) di Olivetti & co., catalogo di una mostra assurto al rango di vero e proprio “incunabolo olivettiano”.

     

    Spostandoci sulla letteratura, ci piace segnalare due titoli legati da un filo rosso sottile quanto decisivo nella storia editoriale del Novecento: Lavorare Stanca di Pavese, nell’edizione in tiratura limitata (n. 67), uscito per le Edizioni di Solaria nel 1936; e il Dialogo dei massimi sistemi, opera prima di Landolfi, anche questo nella prima tiratura (n. 39), stampato l’anno successivo nella collana della neonata rivista «Letteratura». Pavese e Carocci dunque, a cui “succederanno” Landolfi e Bonsanti.

     

    L’ultimo “percorso” novecentesco ci porta fino in Giappone e ritorno: a condurci nel viaggio è Harukichi Shimoi, stretto amico di D’Annunzio e protagonista assoluto dell’importazione della letteratura giapponese in Italia: tra il 1917 e il 1921 curò infatti la pubblicazione delle Poesie giapponesi, delle Opere celebri per il teatro antico e moderno del Giappone, e della Palude mortifera (nn. 82-84).

     

    L'Ottocento

    Abbiamo voluto organizzare molti dei titoli ottocenteschi in sezioni al loro interno coerenti: ecco dunque la grande stagione del Romanticismo milanese, con i manifesti di Torti, Berchet, Breme e Borsieri (nn. 70-75). 

     

    E poi il Manzoni poeta (nn. 46-50) e il Leopardi prosatore (nn. 40-42), senza dimenticare il «piccolo e prezioso libro di versi», la definizione è di D’Annunzio, delle Myricae pascoliane, nella seconda edizione, che di fatto si configura come la prima, anche nel giudizio della sorella e biografa Paolina (n. 66).

     

    In occasione del bicentenario della nascita di Baudelaire, offriamo infine una selezione di titoli che bene lo rappresentano nel suo ruolo di immenso poeta, con la seconda edizione aumentata delle Fleurs du mal, e di grande traduttore e critico letterario (nn. 10-16).

     

    Gli antichi

    Chiudiamo questa carrellata con una selezione, ristretta ma di grandissimo valore, di capolavori editoriali dei secoli XV e XVI che hanno traghettato il pensiero e la letteratura greca in occidente: l’editio princeps degli Opera Omnia di Platone (n. 69) e quella delle Comoediae di Aristofane (n. 2), entrambe uscite a Venezia presso Aldo Manuzio. E la prima edizione della Suida (n. 85), la più importante summa del sapere bizantino, in un meraviglioso esemplare pulitissimo e a margini sorprendentemente ampi. Infine un capolavoro della storiografia e dell’editoria antica, la prima edizione illustrata da magnifici ritratti delle Vite e opere degli uomini illustri di Paolo Giovio (n. 36).

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